Svegliarsi motivati e mantenere questa motivazione fino alla fine della giornata.
Sembra un’impresa impossibile a volte, vero? Premetto che i momenti di cedimento sono normali, a turno ne abbiamo tutti esperienza.
Ci sono mattine in cui ci alziamo senza voglia di fare nulla, che persino uscire un piede fuori dalle coperte ci sembra una follia, qualcosa contro natura.
Poi ci sono giorni in cui ci svegliamo pieni di entusiasmo, perché la mattina ha sempre quel fascino particolare, è il momento della giornata in cui è ancora tutto da scrivere, in cui tutto può succedere e i nostri sogni sembrano davvero realizzabili.
Ci diciamo “Dai, questo è il giorno giusto per ricevere quella telefonata di lavoro che aspetto da tanto”, o ancora “ oggi troverò quell’annuncio di lavoro disegnato apposta per me, che rispecchia tutto quello che ho studiato in questi anni, senza dover ripiegare su lavoretti temporanei”.
Poi però qualcosa durante la giornata va storta, e spesso non dipende soltanto da noi, o da quell’azienda che non ha più chiamato, o da quell’annuncio che non abbiamo trovato, ma ha a che fare con chi abbiamo intorno, con ciò che succede nel mondo. Ora, c’è chi sperimenta queste sensazioni anche durante gli studi, chi cerca un lavoretto per mantenersi e non gravare troppo sulle spese di famiglia. Ma in assoluto credo che il momento più pesante da affrontare a livello psicologico e che sfida la nostra sanità fisica e mentale sia quell’intervallo di tempo, più o meno breve, tra il conseguimento della laurea e l’ottenimento di una posizione lavorativa.
Quel periodo in cui non sei né carne né pesce, sei semplicemente disoccupato.
Se fate parte anche voi di quella categoria di persone alle quali non è stato mai regalato niente, se non i bei soldini di nonni e zii ai compleanni e così tanto apprezzati, quella categoria per cui chiedere i soldi a mamma e papà significa per voi tanto, anche troppo, allora l’unica soluzione possibile è iniziare a contare soltanto su voi stessi, e fare sempre quanto c’è di meglio per migliorare la vostra posizione e in piccolo la vostra giornata.
E allora questa motivazione di cui parlavamo è possibile raggiungerla e mantenerla? Seppure con
mille difficoltà ed imprevisti che possono nascere al di fuori della nostra piccola sfera d’influenza, e
che però finiscono con il contagiare parecchio il nostro umore, credo che ci siano dei semplici
accorgimenti che possiamo mettere in pratica giorno dopo giorno per migliorarci.
Ed il primo è non andare a letto troppo tardi. Mi rendo conto che suona come il tipico consiglio
di una nonna, ma solo perché ci siamo laureati e stiamo “aspettando” l’arrivo di qualcos’altro, ciò
non vuol dire che nel frattempo possiamo mandare a rotoli la nostra vita, giusto? Quindi sì allo
svago, sì alle uscite purché moderate! Concediamoci, più volte che possiamo, circa 8 ore di sonno per riuscire a ragionare lucidamente la mattina dopo, non credete?
Poi una delle cose che preferisco, e che cerco io per prima di mettere in pratica, è alzarsi presto la
mattina. È traumatico svegliarsi e rendersi conto che una mattinata intera è già volata via. Questo
però solo se siete davvero intenzionati a migliorarvi, a cercare un lavoro che rispecchi le nostre alte
aspettative. E su questo punto torneremo tra un po’.
Dopo esserci alzati, ci possiamo e dobbiamo concedere una colazione all’altezza di chi ha
intenzione di conquistare il mondo, o anche solo di trovare il lavoro dei sogni. A questo punto
posso dirvi di aver scoperto che l’alimentazione è determinante ed ha un grandissimo impatto sul
nostro umore, sull’aumento di concentrazione, resistenza e quindi diminuzione della stanchezza.
Cibi come i cereali integrali, il cioccolato fondente, la frutta secca, perfetti per una colazione,
potranno aiutarci ad iniziare bene la giornata.
Altro consiglio è non restare tutta la mattina in pigiama. Il pigiama chiama il sonno, il letto, il
riposo. E di certo il letto non è il posto adatto per scrivere una lettera motivazionale, aggiornare il
nostro curriculum o per andare alla scoperta di nuovi annunci di lavoro e prendere appunti. Dunque
togliersi il pigiama sarà il prossimo passo.
Dopodiché uno step davvero importante e che sta diventando sempre più parte della mia giornata è
aggiornare l’agenda, pianificare. L’agenda vi aiuterà a focalizzarvi sugli impegni della giornata.
Prendetene una che vi conceda spazio per scrivere. Fate una delle tanto famose “To Do List”.
Sapete che funzionano davvero? Scrivete i siti da consultare, le e-mail da mandare. Avere chiaro in
mente cosa volete fare, vi aiuterà a capire in che modo farlo, ad ottimizzare i tempi e gli sforzi.
Dobbiamo provare a rendere questo periodo, che potrebbe sembrare vuoto, pieno.
Perciò dopo aver mandato candidature, fatto telefonate e quanto ancora di utile, continuiamo ad imparare.
Iniziamo a fare corsi di lingue mai studiate fin ora, o miglioriamo quelle che già conosciamo.
Come? Possiamo seguire un corso nel Centro Linguistico di Ateneo o se non possiamo, abbiamo la fortuna di avere internet a nostra disposizione e siti online che ci permettono di seguire dei piccoli corsi per accrescere le nostre conoscenze di base su tantissimi argomenti.
E ancora possiamo leggere articoli interessanti, questioni che magari prima presi dal troppo studio
abbiamo tralasciato.
Possiamo entrare a far parte di un’associazione culturale o umanitaria a scopo benefico.
Insomma, possiamo fare quel che vogliamo e quel che ci serve per migliorare il nostro futuro!
Quanti hanno questa fortuna? E siamo ancora nell’età per potercelo permettere. Quindi
sperimentiamo.
Avete presente quando a scuola i genitori ci ripetevano “ Studia per te stesso, non per prendere un buon voto. Studia perché serve a te”. Esatto. Stessa cosa vale nella vita di ogni giorno, quando vi sentirete combattuti tra il sentimento di restare a poltrire sul divano o alzarvi e fare qualcosa. A chi serve? Nessuno vi farà un applauso una volta che l’avrete fatto, una volta che vi sarete alzati, nessuno vi darà un diploma o un buon voto. Adesso è tutto nelle nostre mani e siamo noi che alla fine della giornata dovremo darci un voto sull’impegno messo nel fare le cose.
È a noi che interessa riuscire, realizzarci ed un giorno essere fieri e soddisfatti della vita che avremo.