Pochi si sono chiesti chi è stata la prima persona ad inventare il Curriculum Vitae.
Chi ha anche cercato la risposta a questa domanda ha anche scoperto che il primo Curriculum è stato inventato da un vero genio, niente di meno che Leonardo Da Vinci all’età di 30 anni! Un uomo che nei primi 30 anni della sua vita aveva già esperienza consolidata in ogni tipo di scienza e arte che aveva affrontato durante la sua giovinezza e in quel periodo della sua vita era un brillante ingegnere militare e indirizzava il suo curriculum al Duca Ludovico il Moro di Milano. Il suo curriculum è passato alla storia perché è stato anche considerato il primo strumento di marketing mai utilizzato. Ecco la riscrittura in un italiano più comprensibile:
- Ho dei pontili leggeri e resistenti, adattati per essere trasportati facilmente, tramite i quali potete inseguire i nemici o, se lo ritenete opportuno, ritirarvi dal campo di battaglia; e altri, sicuri e indistruttibili contro il fuoco e le sollecitazioni della battaglia, semplici da muovere e posizionare. Inoltre metodi per bruciare e distruggere i pontili del nemico
- Conosco il modo, quando una città è assediata, di drenare l’acqua dalle trincee, e creare grandi quantità di pontili diversi, e supporti e scale, e altri macchinari adatti all’assedio.
- Se a causa dell’altezza delle mura, o la posizione o fortificazione dell’assediante, è impossibile, in caso di assedio, ricorrere alla tattica del bombardamento, ho dei metodi per distruggere le fortificazioni nemiche in ogni situazione, anche quando sono costruite su formazioni rocciose.
- Inoltre, ho dei modelli di mortai; semplici e convenienti da trasportare; e con i quali posso far cadere una pioggia di proiettili; e tramite essi produrre un fumo che disorienta i nemici e diffonde il panico.
- Qualora la battaglia fosse per mare ho molte macchine efficaci per l’attacco e la difesa; e vascelli in grado di resistere i più feroci bombardamenti e il fuoco nemico.
- Ho sistemi tortuosi, strategie silenziose, per raggiungere un posto designato, anche se ciò significa passare al di sotto di una trincea o di un fiume.
- Creerò carri corazzati, sicuri e inattaccabili, che, perforando le linee nemiche con la loro artiglieria, manderanno in rotta anche i nemici più temibili. E dietro i quali, la fanteria potrebbe avanzare in buon ordine senza alcun pericolo.
- Qualora le operazioni di bombardamento dovessero fallire, costruirò catapulte, onagri, trabucchi e altre macchine di meravigliosa fattura e non di uso comune. E in poco tempo, in base alla varietà di casi, posso concepire infinite tattiche di attacco e difesa.
- In tempo di pace penso di poter darvi perfetta soddisfazione e al livello da voi richiesto in architettura e costruzione di edifici pubblici e privati; e guidare l’acqua da un posto a un altro.
- Posso realizzare sculture in marmo, bronzo o argilla, e sono anche in grado di dipingere qualsiasi soggetto.
Questo dimostra le caratteristiche più efficaci che servono per raggiungere il vero scopo di un curriculum, cioè essere chiamati per un colloquio. Leonardo Da Vinci, benché possa parlare un’infinità di se, non lo fa, ma espone in elenco numerato tutte le sue caratteristiche primarie per colpire nei punti giusti il Duca Ludovico il Moro. Espone i punti di forza principali del suo mestiere, quelli che ha inventato egli stesso che possono essere utilissimi in caso di guerra. Non si dilunga a esaltare le sue doti da pittura, scultura e ingegneria edile, li cita soltanto all’ultimo. Ogni curriculum moderno dovrebbe avere queste caratteristiche, dovrebbe essere breve, chiaro, personalizzato e diretto al punto. Non si dovrebbe andare fuori tema, non si dovrebbe descrivere la propria esperienza da barista per una posizione come avvocato o medico perché farebbe perdere del tempo a chi legge il curriculum, che potrebbe sfruttarlo in modo molto più utile per leggere un pò di più le parti che davvero gli interessano. Leonardo da Vinci è riuscito a sintetizzare tutte le sue doti in una sola pagina, non ci sono quindi scuse per chi utilizza un orribile Curriculum Europeo di tre pagine senza magari inserire una sola esperienza lavorativa. Il Curriculum è uno strumento di marketing, non serve per parlare di noi stessi, serve per comunicare a chi lo legge che noi siamo i migliori per quel ruolo, e noi dobbiamo provarlo dalla prima all’ultima riga del curriculum e della lettera di motivazione. Bisogna concentrarsi a scrivere le soluzioni che noi offriamo per un eventuale problema che potrebbe accadere in azienda in modo che il datore di lavoro sa che se dovesse succedere qualcosa può contare su di voi. Al datore di lavoro non importa leggere che voi avete fatto una cosa o un’altra, l’unico modo di catturare la sua attenzione nei pochi secondi in cui legge il curriculum che ha davanti è quello di spiegare il perché lui deve scegliere te, soltanto in questo modo si riuscirà a vincere la spietata concorrenza che c’è in questo periodo per qualsiasi posto di lavoro pubblicizzato! iTalentJob